Era il 1960 quando il giovane Bruno Ferrari iniziò a lavorare salumi i fine settimana in un salumificio della zona. Da questo periodo, oltre alla passione, nacque un’intuizione folgorante: in una valle ricca di produttori di Prosciutto, perché non specializzarsi proponendo Coppe stagionate? Iniziò così l’avventura del Salumificio Ferrari Cav. Bruno e il percorso della nostra famiglia sulla strada dell’impegno, tenacia e intraprendenza. Tutti contribuivano, anche il nonno allevando maiali.
In questa zona, caratterizzata dalla nebbia e da un elevato tasso di umidità per via del torrente Parma, la coppa può acquisire quel gusto inconfondibile che la caratterizza e distingue da tutti gli altri prodotti analoghi italiani.
Il processo di stagionatura avviene in condizioni di elevata umidità e quello di asciugatura procede molto lentamente, garantendo al prodotto finale una consistenza morbida e caratteristiche organolettiche ben definite e uniche nel loro genere.
Ne è stata fatta di strada da quei rigidi inverni all’aperto, poiché la prima cella frigorifera arrivò solo nel 1964, e da lì si poteva lavorare anche in estate.
Due anni dopo abbiamo ampliato questo edificio con il reparto stagionatura, interventi che non si sono mai fermati perché la crescita esponenziale richiedeva risorse tecnologiche e spazi, un successo inaspettato.
Nel 1999 viene a mancare il fondatore Bruno, nel frattempo insignito del titolo Cavaliere del lavoro, e il figlio Luca prese in mano l’azienda, che da ricordo dell’infanzia divenne progetto per il futuro.
È stata preservata la ricetta e il metodo di lavorazione originale e artigianale, senza tralasciare l’innovazione e lo studio del mercato: i nostri prodotti puntavano a essere i migliori del territorio e questa missione ha guidato ogni nostro passo. Nel 2011 l’azienda Ferrari Cav. Bruno ottiene la certificazione ECEPA per la produzione della Coppa Parma IGP, il nostro prodotto di punta.
Abbiamo investito in sofisticate tecnologie per monitorare l’andamento degli impianti e sonde per il controllo della temperatura al cuore dei prodotti. E’ essenziale monitorare la genuinità di allevamento e macelli, queste realtà italiane vengono esaminate e selezionate per assicurarci benessere degli animali e la sicurezza dei mangimi usati. Un salume sano e gustoso passa anche dalla ricerca e sviluppo.
Ai monitor, macchinari e strumentazioni all’avanguardia continuano ad affiancarsi fasi artigianali e storiche, come il procedimento di salatura rimasto lo stesso dal 1974. Può anche mutare la materia degli strumenti – dal legno all’acciaio inox – ma usiamo ancora lo stesso tavolo dagli anni Ottanta. Un ripiano intriso di sacrifici e valori, un’umanità contadina che ancora pulsa in queste mura e nei rapporti con la comunità locale: il figlio Luca consegna ancora personalmente i prodotti, col suo miglior sorriso.
Una realtà che non smette di migliorarsi e raccogliere frutti del suo percorso: il fatturato in ascesa solo nel 2019 ammontava a 3 milioni di euro. L’azienda di 10 dipendenti è in continua espansione e oggi è composta da 1500 mq di cui 1000 mq riservati alla finitura dei salumi attraverso 3 celle frigo e 8 sale per la stagionatura. Una produzione che non si ferma mai: 3700 coppe a settimana, 6000 fiocchi all’anno, 4000 culatte prodotte all’anno.